Usare l’HTML vuol dire anche avere a che fare con i codici esadecimali che identificano i singoli colori. Le combinazioni possibili permettono di specificare fino a 16.777.216 colori. In rete sono moltissimi i siti che riportano le tabelle di corrispondenza tra colori e codici.

Esistono anche sistemi di generazione automatica del codice sulla base del colore scelto all’interno di una finestra che riporta l’intero spettro visibile; queste applicazioni sono dette color picker.

I codici esadecimali sono pratici e rapidi da usare; e anche stimolanti per chi ne comprende la logica e si diverte a sperimentare combinazioni dagli esiti più o meno prevedibili.
Net Uno, per esempio, si è cimentato in una rassegna di sfumature di grigio basate sulla progressione matematica dei codici.

Ma cosa succede quando mi viene in mente di usare in un sito il colore ‘rosso papavero’? Non è un esempio a caso: è storia di vita vissuta.
Succede che in rete ci sono anche tabelle e color picker che oltre ad aride sequenze alfanumeriche riportano i nomi dei colori.
Per la cronaca: il colore ‘rosso papavero’ è codificato come #FF0041.

Il nome è un riferimento molto utile quando si lavora su dispositivi i cui schermi alterano la qualità del colore; sul mio portatile, per esempio, l’inclinazione dello schermo tende a far virare il rosso papavero verso il fucsia.
Senza contare il potere evocativo del ‘fiordaliso’ contrapposto a #82C0FF.
Siti per approfondimenti:
- Tabella con codici esadecimali e nomi dei colori (www.sitiwebgallery.it)
- Tabella interattiva con codici esadecimali e nomi dei colori (adrianixoli.altervista.org)
- Color picker con generazione di codice e nome (fabrizio.zellini.org)
- Color picker con generazione di codice e nome – in inglese (www.color-blindness.com)
- 256 sfumature di grigio (www.net-1.it)